Barbatelle

Innesto spacco Inglese

Barbatelle con innesto Spacco Inglese

La nostra Azienda propone una vasta scelta di varietà di barbatelle certificate con innesto a spacco Inglese.

Barbatelle

Con la tecnica dell’Innesto a spacco Inglese

– L’innesto è una pratica eseguita da sempre su molte piante. L’obiettivo, in passato, era soprattutto quello di cambiare la varietà. Sulla vite si possono fare l’innesto e il sovrainnesto in campo, mentre per la produzione di barbatelle l’operazione viene fatta a tavolino. 
Il materiale (portinnesti e marze) viene preventivamente idratato. Si può operare a mano, con la tecnica del doppio spacco inglese, molto valida perché i due bionti si uniscono per pressione, assicurando un attecchimento ottimale. Gli svantaggi sono l’esigenza di personale altamente qualificato con conseguenti costi maggiori. 
Da decenni si opera prevalentemente a macchina potendo scegliere il tipo di innesto.
L’attenzione maggiore va posta nell’abbinare una marza con lo stesso diametro del soggetto. 
 
Vige l’esigenza di abbinare bionti con lo stesso diametro (aspetto che richiede comunque un occhio non solo esperto, ma anche attento), attrezzature perfettamente funzionali e una buona organizzazione aziendale complessiva. 
L’innesto viene generalmente effettuato dal mese di febbraio fino alla fine di aprile. 
Questo è il termine ultimo in cui si possono ordinare particolari combinazioni d’innesto o varietà rare: sia ben chiaro che le barbatelle saranno disponibili solo a fine annata, quindi in pratica per l’anno successivo, a meno che non si scelga la strada dei vasetti. 
Ogni innesto porta risultati ottimi (piante sane e durature) o pessimi a seconda non solo di come è stata eseguita l’operazione, ma soprattutto di come è organizzata l’intera filiera.

Innesto

L’innesto è una pratica agronomica per la moltiplicazione agamica delle piante realizzata con la fusione anatomo-fisiologica di due individui differenti (bionti), detti rispettivamente portinnesto o soggetto e nesto o oggetto, di cui il primo costituisce la parte basale della pianta e il secondo la parte aerea.. L’innesto consiste nel saldare, sul portinnesto, una parte di pianta del nesto, detta marza, rappresentata da una porzione di ramo o da una gemma, in quest’ultimo caso detta occhio o scudetto. Si ottiene in questo modo un’unica pianta formata da due porzioni diverse. In vivaio l’innesto si effettua meccanicamente. La macchina produce due forme complementari. A seconda della macchina avremo l’innesto a omega o l’innesto a denti. Per avere la formazione del callo e quindi l’unione tra i due bionti temperatura ed umidità dovranno essere controllate. Alta temperatura ed alta umidità garantiranno il successo dell’attecchimento. Questa pratica si chiama forzatura.
 
Le funzioni dell’innesto sono molteplici, tra cui:
 
– regolare lo sviluppo, la longevità, la precocità. La scelta del portinnesto influisce sulla vigoria, limitando lo sviluppo della parte aerea o rafforzandola, sulla longevità e, infine, sulla precocità della produzione, anticipando o ritardando l’epoca della fioritura;
 
– la resistenza a parassiti, malattie e fitofagi: il ricorso a portinnesti resistenti a particolari avversità permette di evitare attacchi agli apparati radicali o a contenerne gli effetti. L’esempio più eclatante è la lotta alla fillossera della vite tramite l’innesto dei vitigni europei su portinnesti americani più resistenti al fitofago.
 

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